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Perché il bambino cuoce nella polenta
Autore: Aglaja Veteranyi
Editore: Keller
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 15,50
L'ho letto due volte questo delizioso piccolo libro, per dare il giusto peso ad ogni parola. Ha la potenza di una favola, il linguaggio dell'innocenza e ti permette di viaggiare seguendo questa originale famiglia circense, guardando la vita attraverso gli occhi di una bambina, condividendone sogni, speranze e tante paure. Una vera poesia! Anna Bertoncello

La piccola protagonista di questo magico romanzo è figlia di artisti circensi, la sua vera casa sono il tendone di un circo e le tante roulotte che cambiano di paese in paese. Suo padre è clown, acrobata e bandito, ma avrebbe voluto essere una star del cinema mentre sua madre, ogni notte, rimane appesa per i capelli sopra il pubblico e cammina nell’aria. È allora che lei ha paura e teme che alla madre possa accadere qualcosa di brutto.
Solo la sorella maggiore riesce a distrarla da questo pensiero spaventoso, raccontandole un’antica favola romena, quella del bambino che cuoce nella polenta.
Attorno alla paura della ragazzina si alternano i viaggi, le avventure, le emozioni e lo scintillio festoso della vita circense, ma nei pensieri innocenti e colmi di poesia che riempiono le pagine di questo libro la realtà è ben diversa, tra padri che scompaiono, sogni di una casa fatta di mattoni e senza ruote, fughe e il desiderio di un benessere finalmente raggiunto.
Aglaja Veteranyi ci regala un libro toccante, pieno di suoni e frasi memorabili, un incanto in cui il lettore, come la protagonista, si muove tra candore e ironia, tra stupore e senso di una tragedia imminente e possibile. Un grande romanzo sull’infanzia, sulle famiglie, sui sogni e su ciò che sempre portiamo con noi.
Aglaja Veteranyi è ormai un’autrice di culto per i lettori nei paesi di lingua tedesca e in Francia. Figlia di circensi fuggiti dalla Romania e approdati in Svizzera dopo una vita di spettacoli in vari continenti si è presto dedicata alla scrittura con testi caratterizzati da uno stile unico e poetico, pieni di immagini e frasi memorabili.
Il 3 febbraio 2002 si tolse la vita in riva al Lago di Zurigo a soli quarant’anni.
Tradotta in numerose lingue, ha ottenuto importanti riconoscimenti letterari come l’Adalbert von Chamisso Förderpreis e il Kunstpreis Berlin.

 
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