Un noir dal ritmo serrato, da leggere tutto d'un fiato, condito dalla consueta ironia. Ambientato nella sua Torino, il nuovo romanzo di Pandiani è una lettura da non perdere. Francesco Nicolli
«Fa riflettere e non emula nessuno. Ha ironia graffiante e ritmo magistrale. E una sensibilità a tutto tondo, difficilmente ritrovabile in altri scrittori noir italiani.» - Il Fatto Quotidiano
È spietata, la polvere, quando si posa sulla vita di un uomo. Pietro Clostermann ha lasciato che sulla propria si accumulasse per anni e non ha alcuna intenzione di scrollarsela di dosso. Da quando ha ingiustamente perso il lavoro di capo della sicurezza per una grossa azienda, è un disoccupato che alza un po’ troppo il gomito e ha come unico amico un gatto al quale non ha mai dato nome. Ma a lui va bene così: se non ti leghi a nessuno, nessuno può deluderti. Poi una mattina si presenta alla sua porta un’anziana vicina di casa bisognosa d’aiuto; anche la sua vita è distrutta, perché pochi mesi prima la figlia Silvia è stata uccisa in circostanze che la polizia non ha saputo o voluto chiarire. Pietro non avrebbe alcun titolo per immischiarsi in quella storia – e in questura c’è almeno una persona che non sarebbe troppo felice di vederselo ricomparire davanti – eppure, impietosito dalla donna, si costringe ad accettare la sfida. La polvere inizierà lentamente a sollevarsi, liberandolo dalla piacevole narcosi dell’indifferenza, ma nessuna occasione di riscatto è priva di un prezzo da pagare. E il destino a volte lo incontri proprio sulla strada che stavi facendo per evitarlo. Pochi scrittori sanno spingere lo sguardo del noir dentro le pieghe nascoste della realtà e della psicologia. Enrico Pandiani è tra questi, e lo fa raccontando un pugno di esistenze che cercano di reagire al male, sullo sfondo di una Torino multietnica e postindustriale che ricorda i sobborghi delle grandi metropoli.
Enrico Pandiani inizia ad esprimere il suo talento di narratore fin da bambino, disegnando fumetti. Poi grafico e disegnatore, scrive la saga “Les italiens”, i cui protagonisti sono una squadra di poliziotti parigini e il Commissario Mordenti: Les Italiens è del 2009, Troppo Piombo del 2010 e Lezioni di tenebra del 2011. I primi tre episodi sono stati pubblicati per Instar Libri, mentre Pessime scuse per un massacro, quarto capitolo della saga, è uscito per i tipi Rizzoli nel 2012. Da segnalare anche La donna di troppo (Rizzoli, 2013), con la quale Pandiani ha inaugurato una nuova serie gialla ambientata nella sua città. Del 2014 e sempre per lo stesso editore è I semi del male, raccolta di racconti noir scritta a sei mani: oltre allo stesso Pandiani, vi sono storie di Carlo Bonini, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Marcello Fois e Bruno Morchio. Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo: Più sporco della neve (2015), Una pistola come la tua (2016), Un giorno di festa. Un romanzo de «Les italiens» (2017), Polvere (2018).
«Fa riflettere e non emula nessuno. Ha ironia graffiante e ritmo magistrale. E una sensibilità a tutto tondo, difficilmente ritrovabile in altri scrittori noir italiani.» - Il Fatto Quotidiano
È spietata, la polvere, quando si posa sulla vita di un uomo. Pietro Clostermann ha lasciato che sulla propria si accumulasse per anni e non ha alcuna intenzione di scrollarsela di dosso. Da quando ha ingiustamente perso il lavoro di capo della sicurezza per una grossa azienda, è un disoccupato che alza un po’ troppo il gomito e ha come unico amico un gatto al quale non ha mai dato nome. Ma a lui va bene così: se non ti leghi a nessuno, nessuno può deluderti. Poi una mattina si presenta alla sua porta un’anziana vicina di casa bisognosa d’aiuto; anche la sua vita è distrutta, perché pochi mesi prima la figlia Silvia è stata uccisa in circostanze che la polizia non ha saputo o voluto chiarire. Pietro non avrebbe alcun titolo per immischiarsi in quella storia – e in questura c’è almeno una persona che non sarebbe troppo felice di vederselo ricomparire davanti – eppure, impietosito dalla donna, si costringe ad accettare la sfida. La polvere inizierà lentamente a sollevarsi, liberandolo dalla piacevole narcosi dell’indifferenza, ma nessuna occasione di riscatto è priva di un prezzo da pagare. E il destino a volte lo incontri proprio sulla strada che stavi facendo per evitarlo. Pochi scrittori sanno spingere lo sguardo del noir dentro le pieghe nascoste della realtà e della psicologia. Enrico Pandiani è tra questi, e lo fa raccontando un pugno di esistenze che cercano di reagire al male, sullo sfondo di una Torino multietnica e postindustriale che ricorda i sobborghi delle grandi metropoli.
Enrico Pandiani inizia ad esprimere il suo talento di narratore fin da bambino, disegnando fumetti. Poi grafico e disegnatore, scrive la saga “Les italiens”, i cui protagonisti sono una squadra di poliziotti parigini e il Commissario Mordenti: Les Italiens è del 2009, Troppo Piombo del 2010 e Lezioni di tenebra del 2011. I primi tre episodi sono stati pubblicati per Instar Libri, mentre Pessime scuse per un massacro, quarto capitolo della saga, è uscito per i tipi Rizzoli nel 2012. Da segnalare anche La donna di troppo (Rizzoli, 2013), con la quale Pandiani ha inaugurato una nuova serie gialla ambientata nella sua città. Del 2014 e sempre per lo stesso editore è I semi del male, raccolta di racconti noir scritta a sei mani: oltre allo stesso Pandiani, vi sono storie di Carlo Bonini, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Marcello Fois e Bruno Morchio. Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo: Più sporco della neve (2015), Una pistola come la tua (2016), Un giorno di festa. Un romanzo de «Les italiens» (2017), Polvere (2018).