Quasi una preghiera è un libro che racconta la ricerca di un rapporto con Dio al di fuori dei parametri della religiosità canonica, ma è sopratutti un libro dalla straordinaria capacità di parlare anche a chi credente non è. Sono pagine in cui la spiritualità si confonde con la poesia e con la ricerca interiore propria di ogni uomo. A distanza di tempo dalla sua scomparsa Adriana Zarri ha la forza di un pensiero non legato alla contingenza del momento. Franco Bizzotto
Questo libro presenta la preghiera in un modo diverso da quello tradizionale. E’ una preghiera dolce, intensa, legata all’evolversi delle stagioni, allo scorrere dei giorni dell’anno.
Con le sue parole ci fa riassaporare la gioia del bianco dei ciliegi in fiore, la campagna che risuona al canto delle rane e i colori del sole al tramonto. Le grandi intenzioni di preghiera qui passano attraverso i nostri sentimenti. Una ricerca nel cuore dell’uomo di quel Dio che ha creato il mondo nella sua bellezza. Paola Luisetto
«Ecco che dopo il dolce autunno, è arrivato l'inverno. Tu sai Signore che io amo pregarti seguendo i ritmi stagionali perché la preghiera non è una petizione astratta o un parlare con te che prescinda dalla vita, dalle emozioni, dai colori che vedono i nostri occhi, dagli odori che vengono dal suolo. La nostra preghiera è immersa nella vita e non se ne può scostare».
Un calendario dall'eremo. Un almanacco pieno di odori, di alveari ricchi di miele, di rane che tonfano nelle acque dei torrenti, di feste per la vendemmia e di celebrazioni liturgiche.
Quasi preghiere da ricordare la sera, da meditare al mattino, da tenere accanto per vivere ogni giorno la vita. Pagine tenaci dove ripararsi dalle ansie quotidiane e far sentire forte e chiara la propria voce e il proprio impegno.
Adriana Zarri (1919-2010) è stata teologa di linea conciliare ancor prima del Concilio Vaticano II. Ha partecipato a trasmissioni televisive fra cui Samarcanda con Michele Santoro e ha scritto su giornali e riviste: «il manifesto», «Rocca», «Concilium», «Avvenimenti». Dal 1975 ha vissuto in campagna scegliendo una vita eremitica, coltivando la terra, allevando animali e scrivendo. Fra le molte opere narrative e saggistiche ricordiamo: L'impazienza di Adamo (1964), Erba della mia erba (1981), Dodici lune (1989), Vita e morte senza miracoli di Celestino VI (2008). Nel 2011 esce per Einaudi Un eremo non è un guscio di lumaca, libro che ha come nucleo portante Erba della mia erba (Cittadella editrice 1981) a cui l'autrice ha aggiunto altre pagine nuove e inedite. Nel 2012 Einaudi ha pubblicato Teologia del quotidiano (Vele) e nel 2013 Quasi una preghiera (Frontiere).