Ci sono persone che restano con noi anche quando se ne sono andate, e a volte basta un gesto minimo, tuo figlio che si sfiora le labbra con un dito mentre gioca, per ricordarti che non sei mai riuscito ad archiviarne il ricordo. È quello che succede a Luciano: il pensiero corre subito ad Alex, il suo capitano di vent’anni prima. Stesso campo, stesso amore, il rugby. Alex, forte, generoso, cuore della squadra e mattatore dello spogliatoio, Alex, il campione che li aveva abbandonati troppo presto. Sei amici, fratelli in campo e nella vita. Sembravano indivisibili. Invece erano rimasti in cinque e avevano finito col perdersi. Oggi, superati i quarant’anni, a unirli c’è una ferita che non si è mai fatta cicatrice. Ma quando il passato torna a presentare il conto con quella che sembra una strana convocazione, è come se l’amicizia che li legava da ragazzi non si fosse mai spenta. È la miccia, l’inizio di un viaggio inatteso e necessario che permetterà a ciascuno di loro di ritrovare l’altro, restituendo un senso doloroso ma pieno allo schiaffo che li aveva colpiti e disorientati. Con Semplice Giorgio Terruzzi ci racconta gli inciampi e la forza dei sentimenti dell’adolescenza, e ci ricorda che c’è sempre tempo per riscoprire un’amicizia autentica, perché una squadra che ha lottato davvero non abbandona nessun compagno.
Giorgio Terruzzi (Milano, 1958), giornalista, scrive per il “Corriere della Sera”, “Icon”, “GQ” e Mediaset. Ha imparato il mestiere – e molto altro – da Beppe Viola, ed è dirigente dell’A.S. Rugby Milano. Tra i suoi libri, Suite 200 (2014, vincitore del Premio Bancarella Sport) e Grazie Valentino (Rizzoli 2015).
Giorgio Terruzzi (Milano, 1958), giornalista, scrive per il “Corriere della Sera”, “Icon”, “GQ” e Mediaset. Ha imparato il mestiere – e molto altro – da Beppe Viola, ed è dirigente dell’A.S. Rugby Milano. Tra i suoi libri, Suite 200 (2014, vincitore del Premio Bancarella Sport) e Grazie Valentino (Rizzoli 2015).