«Non aspettatevi grandi avvenimenti dalle cose che andrò raccontando, fulminanti colpi di scena come agnizioni improvvise o finali drammatici o misteri iniziali che poi, a poco a poco, logicamente sgretolati dalle deduzioni di un abile investigatore, si dipanano e si mostrano in tutta la loro enigmatica chiarezza»: così ci avverte Francesco Guccini, in apertura del primo dei tre racconti che compongono questo libro. «È semplicemente la storia di una cena, e di alcuni amici; una storia di quelle quasi come le favole che ci raccontavano da piccoli, già sentita tante volte ma che amavamo ci raccontassero ancora e ancora, per il solo piacere di stare lì ad ascoltare...» E così, accompagnati dalla sua voce, seguiamo gli amici protagonisti in una notte d'inverno, mentre la neve cade, fino alla prima delle locande dove trascorreranno una notte di buon cibo e molto vino, di risate e un po' d'amore; una di quelle notti in cui l'amicizia e la sazietà aiutano a non ascoltare i presagi della vita che corre. Questa prima cena ha luogo prima dell'ultima guerra nell'Appennino tra Bologna e Pistoia, la successiva ci racconta lo stesso mondo quarant'anni dopo, l'ultima – che non è invero una cena, bensì un pranzo di mezza estate che si protrae fino a un grande falò notturno – si svolge nel giorno di un'eclissi di sole. Dai poveri anni Trenta alla disillusa fine del Novecento, passando dalle speranze dei Settanta, nelle tre compagnie di amici che si avvicendano, nei loro scherzi, nelle loro sbronze, nei cibi che scelgono di mangiare ritroviamo il sapore del nostro passato e rileggiamo noi stessi con divertimento e malinconia. Francesco Guccini inanella tre storie che diventano una sola e dà vita a nuovi, memorabili, bizzarri eroi della sua epica del tempo perduto.
Francesco Guccini. Cantautore mito di più di una generazione, anche la sua attività di scrittore si configura come una delle esperienze più originali e suggestive della scena letteraria italiana dell'ultimo decennio. Sporadicamente anche attore, autore di colonne sonore e di fumetti. Fino alla metà degli anni Ottanta ha insegnato lingua italiana al Dickinson College di Bologna, scuola off-campus dell'Università della Pennsylvania. Ha anche lavorato come docente presso la sede bolognese della Johns Hopkins University (Washington, DC, USA). La sua vita si è svolta tra Modena, Pàvana e Bologna. Tra i suoi libri si ricordano: Cronache epifaniche (Feltrinelli 1989, ripubblicato da Mondadori nel 2013), Vacca di un cane (Feltrinelli, 1993), Storie d'inverno (Mondadori 1994), La legge del bar e altre comiche (Comix, 1996), Un altro giorno è andato (Giunti 1999), Cittanova Blues (Mondadori, 2003), L'uomo che reggeva il cielo (Libreria dell'orso 2005), Icaro (Mondadori 2008), Non so che viso avesse la storia della mia vita (Mondadori 2010), Dizionario delle cose perdute (Mondadori 2012) e Il piccolo manuale dei giochi di una volta (Mondadori 2015), Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto (Mondadori 2015), Magnifici malfattori. Storia illustrata dei briganti toscani (Baldini + Castoldi 2018), Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto (Giunti Editore 2019). Con Loriano Macchiavelli ha scritto per Mondadori la raccolta di racconti Lo spirito e altri briganti (2002) e numerosi romanzi tra cui Macaronì (Mondadori 1997), Un disco dei Platters (Mondadori 1998), Questo sangue che impasta la terra (Mondadori 2001), Tango e gli altri (2007), Malastagione (Mondadori 2011), La pioggia fa sul serio (2014), Tempo da elfi. Romanzo di boschi, lupi e altri misteri (Giunti Editore 2017), Non so che viso avesse. Quasi un'autobiografia (Giunti 2019), con Loriano Macchiavelli Che cosa sa Minosse (Giunti 2020) Storie liete, fiabe nere e tempi andati (Giunti 2021) e Tre cene (l'ultima invero è un pranzo) (Giunti 2021).
Francesco Guccini. Cantautore mito di più di una generazione, anche la sua attività di scrittore si configura come una delle esperienze più originali e suggestive della scena letteraria italiana dell'ultimo decennio. Sporadicamente anche attore, autore di colonne sonore e di fumetti. Fino alla metà degli anni Ottanta ha insegnato lingua italiana al Dickinson College di Bologna, scuola off-campus dell'Università della Pennsylvania. Ha anche lavorato come docente presso la sede bolognese della Johns Hopkins University (Washington, DC, USA). La sua vita si è svolta tra Modena, Pàvana e Bologna. Tra i suoi libri si ricordano: Cronache epifaniche (Feltrinelli 1989, ripubblicato da Mondadori nel 2013), Vacca di un cane (Feltrinelli, 1993), Storie d'inverno (Mondadori 1994), La legge del bar e altre comiche (Comix, 1996), Un altro giorno è andato (Giunti 1999), Cittanova Blues (Mondadori, 2003), L'uomo che reggeva il cielo (Libreria dell'orso 2005), Icaro (Mondadori 2008), Non so che viso avesse la storia della mia vita (Mondadori 2010), Dizionario delle cose perdute (Mondadori 2012) e Il piccolo manuale dei giochi di una volta (Mondadori 2015), Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto (Mondadori 2015), Magnifici malfattori. Storia illustrata dei briganti toscani (Baldini + Castoldi 2018), Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto (Giunti Editore 2019). Con Loriano Macchiavelli ha scritto per Mondadori la raccolta di racconti Lo spirito e altri briganti (2002) e numerosi romanzi tra cui Macaronì (Mondadori 1997), Un disco dei Platters (Mondadori 1998), Questo sangue che impasta la terra (Mondadori 2001), Tango e gli altri (2007), Malastagione (Mondadori 2011), La pioggia fa sul serio (2014), Tempo da elfi. Romanzo di boschi, lupi e altri misteri (Giunti Editore 2017), Non so che viso avesse. Quasi un'autobiografia (Giunti 2019), con Loriano Macchiavelli Che cosa sa Minosse (Giunti 2020) Storie liete, fiabe nere e tempi andati (Giunti 2021) e Tre cene (l'ultima invero è un pranzo) (Giunti 2021).