Un bambino, un bambino piccolo - appena nato - che riceve fin da subito dalle mani di sua madre un piccolo dolore. La storia ripercorre la sua vita, il suo rapporto con questa creatura che gli viene affidata, che assume la forma di un cucciolo. Il dolore cresce con lui e insieme incontrano altre persone che trascinano altri dolori ancora più crudeli, più selvaggi.
La vita di questo uomo-bambino diventa quindi la ricerca di un modo per rendere inoffensivo e sopportabile il proprio dolore.
È un libro particolare, che gioca con il lettore e lo conduce in continuazione tra il mondo interiore e quello esteriore dei personaggi.
Bajani ha un modo molto bello di dire le cose, e questo fa sì che anche la bruttezza si ingentilisca, che persino l'orrore si riduca appena. Chiara Pasin
Viviamo tutti, sempre, nel momento in cui l'infanzia finisce. E non c'è punto piú intenso da cui possa nascere un romanzo. Dentro questa storia ci sono un bambino come tanti, un dolore che l'accompagna come il piú fedele degli amici e una bambina sottile che si prende cura di loro. Ci sono le ferite degli adulti, stretti tra richieste di risarcimento e protezione. C'è soprattutto la scoperta che la fragilità è una ricchezza. Un bene al mondo è un romanzo unico, una storia universale. Dice una cosa semplice, e lo fa con la forza della letteratura: se non nascondi quello che fa male, la vita ti sorprenderà.
Un bene al mondo racconta di un paese sotto una montagna, a pochi chilometri da un confine misterioso. Un paese come gli altri: ha poche strade, un passaggio a livello che lo divide, e una ferrovia per pensare di partire. Nel paese c'è una casa. Dentro c'è un bambino che ha un dolore per amico. Lo accompagna a scuola, corre nei boschi insieme a lui, lo scorta fin dove l'infanzia resta indietro. E ci sono una madre e un padre che, come tutti i genitori, sperano che la vita dei figli sia migliore della loro, divisi tra l'istinto a proteggerli e quello opposto, di pretendere da loro una specie di risarcimento. Ma nel paese, soprattutto, c'è una bambina sottile. Vive dall'altra parte della ferrovia, ed è lei che si prende cura del bambino, lei che ne custodisce le parole. È lei che gli fa battere il cuore, che per prima accarezza il suo dolore. Un bene al mondo è una storia d'amore e di crescita di un'intensità e di una poesia travolgenti. È una storia universale, perché racconta quanto può essere preziosa la fragilità se non la rifiutiamo. Basta cercarsi su una mappa, disseminare parole per trovarsi, provare altre strade e magari perdersi di nuovo.
Andrea Bajani (1975) ha pubblicato per Einaudi Cordiali saluti (2005 e 2008), Se consideri le colpe (ultima edizione Super ET 2016, Premio Super Mondello, Premio Brancati, Premio Recanati), Domani niente scuola (2008), Ogni promessa (2010 - Premio Bagutta, ET scrittori 2016), Presente (2012, con Michela Murgia, Paolo Nori e Giorgio Vasta), La vita non è in ordine alfabetico (2014 e 2015) e Un bene al mondo (2016). Per il teatro è autore di Miserabili, di e con Marco Paolini, e di 18mila giorni. Il pitone, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa. È autore dell'audiodramma La gentile clientela (Feltrinelli 2013). Collabora con diversi quotidiani e riviste. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue.