Ubi Sapientia est, Pax et Iustitia regnant

V13
Autore: Emmanuel Carrère
Editore: Adelphi
Argomento: Lettori curiosi
Prezzo: € 20,00
Penso che ognuno di noi ricordi perfettamente dov'era la sera di quel venerdì 13 novembre durante gli attentati a Parigi. Leggete questo libro perché Emmanuel Carrère è come se ci chiedesse di sedere sulla panca vicino a lui durante le lunghe giornate del processo ad ascoltare le voci dei sopravvissuti e dei parenti di chi non c'è più. Leggetelo perché queste parole rimangano impresse nella mente, perché c'è tantissima umanità in queste pagine e per non dimenticare. Anna Bertoncello

Scandito in tre parti – « Le vittime », « Gli imputati », « La corte » –, V 13 raccoglie, rielaborati e accresciuti, gli articoli (apparsi a cadenza settimanale sui principali quotidiani europei) in cui Emmanuel Carrère ha riferito le udienze del processo ai complici e all’unico sopravvissuto fra gli autori degli attentati terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 – attentati che, tra il Bataclan, lo Stade de France e i bistrot presi di mira, hanno causato centotrenta morti e trecentocinquanta feriti. Ogni mattina, per quasi dieci mesi, Carrère si è seduto nell’enorme « scatola di legno chiaro » che era stata fatta costruire appositamente e ha ascoltato il resoconto implacabile di quelle « esperienze estreme di morte e di vita » – le testimonianze atroci di chi aveva perduto una persona cara o era sopravvissuto alla carneficina strisciando in mezzo ai cadaveri, i silenzi e i balbettii degli imputati, le parole dei magistrati e degli avvocati –, e lo ha magistralmente narrato, riuscendo a cogliere non solo l’umanità degli uni e degli altri (sconvolgente, ammirevole o abietta che fosse), ma anche la terribile ironia dei discorsi e delle situazioni. Da questa discesa agli inferi, da questo groviglio di orrore, di ideologia, di follia e di sofferenza, Carrère sa, sin dal primo giorno, che uscirà cambiato – così come uscirà cambiato, dalla lettura del suo libro, ciascuno di noi.
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