Primo di una trilogia con lo stesso commissario protagonista, questo libro è un poliziesco con un ottimo intreccio e dall'ambientazione affascinante ed esotica. Le steppe mongole circondano la città di Ulan Bator e fanno da scenario a crimini efferati, esecuzioni, traffici illegali e degrado, specialmente umano. Yeruldegger è un personaggio che resterà nella memoria di molti, attendiamo con impazienza il secondo capitolo! Francesco Nicolli
Non comincia bene la giornata di un commissario mongolo se, alle prime luci dell’alba, in una fabbrica alla periferia della città, si ritrova davanti i cadaveri di tre cinesi, per di più con i macabri segni di un inequivocabile rito sessuale. E la situazione può solo complicarsi quando, poche ore dopo, nel bel mezzo della steppa, è costretto a esaminare una scena perfino più crudele: i resti di una bambina seppellita con il suo triciclo. Quello che però il duro, rude, cinico ma anche romantico commissario Yeruldelgger non sa è che per lui il peggio deve ancora arrivare.
A intralciare la sua strada, e a minacciare la sua stessa vita, politici e potenti locali, magnati stranieri in cerca di investimenti e divertimenti illeciti, poliziotti corrotti e delinquenti neonazisti, per contrastare i quali dovrà attingere alle più moderne tecniche investigative e, insieme, alla saggezza dei monaci guerrieri discendenti di Gengis Khan. Sullo sfondo, una Mongolia suggestiva e misteriosa: dalla sconfinata Ulan Bator alle steppe abitate dagli antichi popoli nomadi, un coacervo di contraddizioni in bilico fra un’antichissima cultura tradizionale e le nuove, irrefrenabili esigenze della modernità. Yeruldelgger dovrà compiere un viaggio fino alle radici di entrambe, se vorrà trovare una soluzione per i delitti, e anche per se stesso.
Un thriller classico, a tinte forti, con un’ambientazione unica, in cui pagina dopo pagina si susseguono le scene ad alta tensione e ogni calo di emotività è bandito.
Ian Manook, giornalista, editore e romanziere, vive a Parigi. Ha esordito con Yeruldelgger, pubblicato nel 2013 da Albin Michel e primo di una trilogia con lo stesso protagonista. Pluripremiato e adorato dai lettori, in Francia Yeruldelgger è già un vero e proprio fenomeno.