Serena Dandini presenta il suo libro "La vendetta delle muse", HarperCollins
Dialoga con l'autrice Carlo Albarello.
Le muse sono li?, pronte a suggerirci infiniti modi di comportarci, di sentire, di vivere e anche di sopravvivere al dolore.
È tempo di riscoprirle, riportarle alla luce e, se necessario, vendicarle.
“Volevo essere Marianne Faithfull”. Questo pensava Serena Dandini, adolescente mentre, in una grigia aula scolastica, sognava di vivere le gesta trasgressive di quella che aveva eletto come sua musa personale.
Perché, da sempre, le muse sono necessarie. Ma se agli albori della civiltà i poeti le invocavano per farsi ispirare, con il passare dei secoli il ruolo che era stato delle dee è stato affidato a delle mortali. Amate, volute, abbandonate, idolatrate, ritratte in tele magnifiche, cantate in versi indimenticabili, ma sempre meravigliosi oggetti, di cui si poteva trascurare serenamente la dimensione umana. Invece erano donne in carne e ossa, con sogni, passioni, pulsioni e vita, tanta vita.
Serena Dandini decide di ribaltare lo sguardo su di loro, e, come Copernico, compie una rivoluzione, rimettendo la musa al centro del suo universo, finalmente non più oggetto ma soggetto.
Dandini spazia tra epoche e luoghi, dalla Roma barocca alla swinging London, dall’infuocato Sud America delle rivolte ottocentesche alla splendente Los Angeles degli anni 70, passando per la Parigi delle avanguardie. Partendo spesso dalla sua vita e dalle sue esperienze, alternando epica e ironia, Dandini collega Marianne Faithfull, e la sua infinita capacità di resistere, ad Anita Garibaldi e le sue imprese guerriere; Colette, che si riappropriò dei frutti del suo ingegno che il marito le aveva sottratto, a Sophie Germain e alle altre scienziate espropriate dai colleghi maschi; Eve Babitz, che fu musa di artisti e rockstar ma, soprattutto, una grande scrittrice, a Gala, che fece del “musismo” un’arte.
Una legittima vendetta di donne straordinarie, che popolano queste pagine con le loro storie, a volte esaltanti, a volte commoventi, capaci di suscitare indignazione o di ispirare i sentimenti più nobili, ma soprattutto di emozionare.
Serena Dandini è autrice, conduttrice televisiva e scrittrice. Tra i suoi libri: Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini (Rizzoli 2011), Ferite a morte (con Maura Misiti, Rizzoli 2013), Avremo sempre Parigi. Passeggiate sentimentali in disordine alfabetico (Rizzoli 2016), Il catalogo delle donne valorose (Mondadori 2018), La vasca del Fuhrer (Einaudi 2020) e Cronache dal Paradiso (Einaudi 2022). È direttrice artistica del festival “L’eredità delle donne” che si tiene a Firenze nel mese di novembre.